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Diversi utenti della Apple hanno segnalato che dopo aver aggiornato il sistema operativo di iPhone o iPad alla versione 17.5 siano (ri)apparse foto vecchie, vecchissime nella loro galleria fotografica! Foto e altri contenuti multimediali cancellati definitivamente dal telefono e da iCloud che sono "magicamente" riapparse creando comprensibili dubbi sulla gestione dei dati degli utenti che fidandosi di quanto dichiarato, ritenevano davvero cancellate le proprie foto, video e quant'altro conservato su iCloud. Tecnicamente potrebbe trattarsi di un bug di sistema che ha reindicizzato le foto ignorando il fatto che fossero contrassegnate come cancellate definitivamente.
Questo fa intuire come in realtà si trattasse di files non cancellati veramente dai servers della Apple, ma soltanto contrassegnati come tali e questo apre scenari che possono mettere in grande difficoltà l'azienda di Cupertino. Il tema della gestione dei dati, dell'integrità degli stessi così come della loro cancellazione volontaria è molto delicato perché i contenuti possono essere molto privati e compromettenti.
Ricordiamo come la sbandierata invulnerabilità dei sistemi Apple fu clamorosamente contraddetta nel 2016 con l'estrazione dei dati fatta da una azienda specializzata su richiesta del governo americano. La FBI che indagava sull'attentato terroristico di San Bernardino in California: Apple si era rifiutata di decriptare i dati del telefonino del terrorista sostenendo di non voler violare il contratto di riservatezza con i clienti e fu ridicolizzata dal lavoro di una famosa azienda di analisi forense e decriptazione dei dati.
Adesso potrebbe arrivare una class action a mettere in serie difficoltà l'azienda che comunque perde in immagine per la evidente violazione della fiducia riposta dagli utenti nella gestione dei dati.
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L'aggiornamento del browser Chrome, prodotto da Google ed usato da milioni di utenti in Italia e nel mondo è sicuramente un atto necessario ed utile per aumentare la sicurezza durante la navigazione in rete e garantire una maggiore performance durante l'uso dello stesso con le correzioni e le aggiunte di funzionalità. In questi giorni circola un virus, o meglio un cosiddetto "dropper", cioè un codice malevolo che scarica ed installa il virus che, traendo in inganno l'utente tramite una interfaccia molto simile se non identica all'originale, lo induce a installare un finto aggiornamento di Chrome per poi scaricare ed installare il virus Brokewell.
Quest'ultimo è un virus raffinato, potente, che riesce ad aggirare le protezioni di Android, ottenendo autorizzazioni che non sono state esplicitamente concesse dall'utente. Accedendo, infatti, alle funzionalità di accessibilità (usate solitamente dagli ipovedenti, ad esempio), il codice malevolo cattura lo schermo (e quanto digitato sullo stesso), sottraendo, quindi, i dati relativi alle credenziali di accesso ai siti (es. banca) o ai social.
Il malware è stato identificato dagli esperti di sicurezza della Threat Fabric e si installa dopo che l'utente che sia finito in una pagina web falsa viene indotto a cliccare "accetta" o "installa" alla richiesta di aggiornamento (finto) di Chrome. Sembra che il virus sia stato confezionato da un noto hacker conosciuto sotto il nome di "Baron Samedit", già autore di software per verificare account rubati.
Attenzione, quindi, a cliccare / accettare aggiornamenti che non siano provenienti da PlayStore.